mercoledì 8 febbraio 2023

API REGINE - Tentativo di classificazione sistematica

 Api regine appartenenti ad una delle sottospecie di apis mellifera ( carnica , ligustica, mellifera ecc. ... ecc.. ) 

  • ape regina ligustica  ( o carnica  ecc. ecc.. ) " in purezza" : in questo caso occorrerebbe  produrre morfometrie ( o analisi dna ) della colonia oggetto di vendita . In subordine documentazione della ascendente , sia in linea materna che paterna . Se ottenuta mediante stazioni isolata documento amministrativo che istituisce area di isolamento o , se mancante, analisi CDA ( Congregation drones area ).In questi ultimi casi basterebbe anche solo la reperibilità dei documenti stessi.  Buona norma sarebbe accompagnare la documentazione con una attestazione che certifichi avvenuto accoppiamento .  La regina in oggetto produrrà operaie e fuchi conformi ed in standard.  Può anche essere possibile redigere in vero e proprio pedigree che individui le ascendenze per più generazioni . 
  • ape regina ligustica ( o carnica ecc.ecc... ) f1 ( o altra sigla ) : in questo caso bastano le morfometrie ( o dna ) della colonia ascendente in linea materna . f1 infatti sta a significare che la regina in oggetto si è accoppiata in zona non isolata o dove comunque non sia possibile garantire accoppiamento con una determinata genia di fuchi, ma, comunque, discende direttamente da regine la cui espressione genica è stata certificata . Di qui e per principi  di precauzione e trasparenza la sigla f1 . Le operaie potrebbero essere NON conformi ma i fuchi lo saranno .Va da sé che la quasi totalità regine vendute oggi come "in purezza" sono in realtà regine f1. In alcuni casi non hanno neppure i requisiti minimi per essere ricomprese all'interno della categoria .  

Tutto ciò che non rientra in questa casistica ( "api gialle" , "del nonno" , "autoctone perché non ho comprato mai niente in giro") non dovrebbe essere qualificato come appartenente ad una sottospecie . 

 

Api regine cd "fuori standard" : 

 

sono sostanzialmente regine che non possono essere sussunte all'interno di una delle sottospecie . Qui l'appartenenza ad un raggruppamento più o meno omogeneo  può essere verificata solo mediante un atto formale . Cioè con una una attestazione del venditore che in qualche modo certifichi il venduto . 

 

Le più famose e famigerate api che non rispondono a nessuno "standard estetico " sono le Buckfast . Gli allevatori di questa tipologia di api si sono riuniti e possono essere facilmente verificati  per il mezzo del  sito internet che ne pubblica i profili ed  i pedigree delle regine . 

 

Qui, come posso dire , le garanzie sono piuttosto flebili . La attestazione formale non riprova alcunché né , presumo , siano fatti controlli per verificare le rispondenze del dichiarato .  Il codice usato si compone di una lettera che identifica la tipologia di ape , dei numeri che identificano la linea in questione ( alle volte la singola regina ) e , fra parentesi , delle lettere attribuibili all'allevatore/selezionatore . 

 

Inoltre alcuni grandi allevatori buckfast sono al di fuori del circuito ufficiale . 

 

Altri , invece, consci di quanto sopra , preferiscono definire le loro regine come frutto di selezioni per carattere . In questo caso conta evidentemente molto il prestigio di cui gode l'allevatore in questione . 

 

Anche qui avremo la distinzione tra api regine accoppiate con sistemi che permettano il controllo della paternità (  e avremo , per esempio , api Buckfast ) e api, traslarvate da materiale riprodotto con accoppiamento controllato,  che si feconderanno in aree a composizione ignota di fuchi ( e avremo , per esempio , Buckfast f1 ) . 

 

Per completezza tratto un attimo del cd "ancestrale" che null'altro è se non il materiale genetico di base e preminente da cui un selezionatore è partito per ottenere una determinata tipologia di api . 

 

 

Le distinzioni che ho evidenziato , voglio precisare, attengono a piani squisitamente formali . In altre parole non significano che le regine acquistate avranno poi i caratteri che stiamo ricercando . Nè che siano in grado , se certificato anche l'accoppiamento, di trasmettere in f1 tali caratteri. 

 

 

Aspetti legali

  1. Italia : le regine debbono essere movimentate in anagrafe apistica , oltre alla necessaria documentazione fiscale 
  2. UE ( importazione da ) : le regine debbono essere compravendute mediante attivazione della procedura TRACES  , le parti debbono essere iscritte in appositi registri ( in Italia Registro UVAC) , la fatturazione segue regole particolari se acquirente è azienda con partita iva ( che deve essere "resa" intracomunitaria . VIES ) . 

Conclusioni

Dunque , ad esempio , per ligustica ( ma vale per tutte le sottospecie di apis mellifera )  potremo avere la seguente casistica e la conseguente necessaria emissione documentale : 

 

  1. ligustica in purezza : morfo ( o equivalente ) sulla colonia o su entrambi gli ascendenti diretti . Documento amministrativo su stazione isolata o verifica cda ( anche solo reperibilità ). Attestazione accoppiamento  o inseminazione . Eventuale pedigree.  Documenti fiscali + movimentazione in anagrafe ( può essere fatta entro mese successivo a quello di vendita, secondo le nuove disposizioni) o procedura TRACES  se importata da paesi UE . 
  2. ligustica f1 : morfo ( o equivalente ) su ascendente diretto e di primo grado ( la madre insomma ), eventuale indicazione del materiale genetico da cui la regina discende per linea materna . Documentazione fiscale e sanitaria come per le ligustiche in purezza ;
  3. api con ancestrale ligustica: attestazione del venditore. Ovvio che in questo caso non ci si trovi di fronte a regine di razza né che si abbia prova certa dell'ancestrale dichiarato. 

 

 

Per regina selezionata per carattere ( esempio Buckfast) :

 

  1. Buckfast : attestazione accoppiamento , eventuale pedigree. Documentazione fiscale e sanitaria come sopra 
  2. Buckfast f1 : indicazione della linea da cui discende . Documentazione fiscale e sanitaria come sopra. 

 

Fabrizio Fiorito